Molichrom: Festival della Fotografia Nomade IV Edizione – Uno sguardo sul mondo attraverso l’obiettivo

Dal 10 gennaio al 16 febbraio 2025, il Molise tornerà a essere un punto di riferimento per la fotografia contemporanea con la IV edizione di Molichrom: Festival della Fotografia Nomade. Diretta da Eolo Perfido, questa edizione si concentra su una delle tematiche più urgenti del nostro tempo: le migrazioni forzate causate dai conflitti. Attraverso un ricco programma di mostre, incontri e workshop, il festival propone una riflessione profonda su come il nomadismo, sebbene spesso drammatico, possa diventare un’opportunità di rinnovamento sociale e culturale.

Un tema cruciale: il nomadismo forzato

“La guerra è sempre stata un potente catalizzatore del nomadismo forzato”, afferma il direttore artistico Eolo Perfido. “Oggi i conflitti moderni generano sfollamenti che possono durare generazioni, creando insediamenti semi-permanenti e nuove forme di società nomadi urbane.” Il festival mira a esplorare il complesso rapporto tra guerra e migrazioni attraverso il linguaggio universale della fotografia, offrendo al pubblico l’opportunità di comprendere meglio questa realtà.

La mostra principale, intitolata “L’ultimo Ballo: Vite sospese al tempo della guerra”, vede protagonista Alessio Romenzi, noto fotoreporter che ha documentato i più drammatici scenari di conflitto contemporanei. Con uno sguardo attento e sensibile, Romenzi ci conduce nei luoghi più colpiti dalle guerre, mostrando non solo la devastazione dei territori ma soprattutto l’impatto umano sui civili costretti a fuggire.

Molichrom Lab: storie di accoglienza nel cuore del Molise

Parallelamente alla mostra principale, il progetto Molichrom Lab, realizzato in collaborazione con le associazioni fotografiche locali, pone l’attenzione sulle storie di rifugiati accolti nel territorio molisano. Verso Casa è un racconto visivo che rende tangibile il concetto di migrazione, trasformandolo in un mosaico di volti e storie di resistenza. Questa iniziativa rappresenta un esempio di come la fotografia possa essere uno strumento potente per costruire ponti di comprensione tra culture diverse.

Un programma ricco e variegato

Il calendario del festival è denso di appuntamenti imperdibili. Si inizia venerdì 10 gennaio con il talk Scatti di Conflitto di Alessio Romenzi, dedicato alla fotografia di guerra. Sabato 11 gennaio sarà la volta di Paolo Benanti con un intervento su Il Futuro della Fotografia: Etica e Creatività nell’era dell’IA, un tema di grande attualità che indaga l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo delle immagini.

Domenica 12 gennaio, Barbara Di Maio e Francesca Tiboni guideranno una passeggiata fotografica per le strade di Campobasso, seguita dal talk Uno sguardo al femminile sulla Street Photography: Women in Street_Italy, un approfondimento sulla fotografia di strada al femminile. Il 14 gennaio, Tina Marinari di Amnesty International Italia interverrà sul tema Crimini di guerra e contro l’umanità nella Striscia di Gaza, offrendo una prospettiva sui diritti umani nei contesti di conflitto.

Workshop con Andrea Boccalini: l’arte del ritratto

Tra le proposte formative più interessanti del festival spicca il workshop di Andrea Boccalini, noto ritrattista della scena jazz internazionale. “Un buon ritratto nasce da una relazione umana”, sostiene Boccalini. Il suo laboratorio offrirà ai partecipanti l’opportunità di esplorare il ritratto ambientato, concentrandosi sull’importanza della connessione emotiva tra fotografo e soggetto. Un’occasione unica per apprendere tecniche avanzate e affinare la propria sensibilità artistica.

Molichrom: una visione che supera i confini

Fin dalla sua nascita, Molichrom ha fatto del concetto di nomadismo il fil rouge delle sue edizioni. La fotografia diventa uno strumento per esplorare realtà lontane e vicine, offrendo nuove prospettive sulla complessità del mondo contemporaneo. In questa edizione, il festival si propone non solo come un evento culturale, ma come un vero e proprio spazio di riflessione sulla mobilità forzata e sulla necessità di costruire ponti tra culture diverse.

L’iniziativa, sviluppata dall’Associazione Tèkne, da sempre impegnata nella promozione del territorio molisano, rappresenta una scommessa vincente per la valorizzazione culturale della regione. Grazie al co-finanziamento del Piano Sviluppo e Coesione della Regione Molise, Molichrom contribuisce a far conoscere il Molise oltre i suoi confini, trasformandolo in un crocevia di idee e visioni. Molichrom: Festival della Fotografia Nomade 2025 si preannuncia come un evento di grande rilevanza, capace di coniugare arte, riflessione sociale e promozione del territorio. Con un programma ricco di contenuti e una direzione artistica attenta e competente, il festival offre un’opportunità unica per esplorare temi di grande attualità attraverso la lente della fotografia. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia immergersi in un mondo di immagini, storie e riflessioni che ci ricordano quanto la fotografia possa essere un potente veicolo di conoscenza e cambiamento.